Argentina

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Argentina
Argentina – Bandiera Argentina - Stemma
(dettagli) (dettagli)
In unione e libertà
Argentina - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica Argentina, Confederazione Argentina, Nazione Argentina, Province Unite del Rio della Plata
Nome ufficiale República Argentina, Confederación Argentina, Nación Argentina, Provincias Unidas del Río de la Plata
Lingue ufficiali Spagnolo
Capitale Buenos Aires  (2.776.138 ab. / 2001)
Politica
Forma di governo Repubblica federale
Presidente Cristina Elizabeth Fernández de Kirchner
Indipendenza Dalla Spagna, 9 luglio 1816
Ingresso nell'ONU 24 ottobre 19451
Superficie
Totale 2.780.403 km² ()
 % delle acque 1,1% %
Popolazione
Totale 40.134.425 ab. (2008) (31º)
Densità 15,0 ab./km²
Geografia
Continente America meridionale
Fuso orario UTC-3
Economia
Valuta Peso argentino
PIL (PPA) 571.392 milioni di $  (23º)
PIL pro capite (PPA) 14.376 $  (2005)  (55º)
ISU (2009) 0,866 (alto)[1] (46º)
Consumo energetico 0,24 kW/ab.
Varie
TLD .ar
Prefisso tel. +54
Sigla autom. RA
Inno nazionale Oid, Mortales
Festa nazionale 25 maggio
{{{nome}}} - Mappa
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all'ONU nel 1945.
2L'Argentina reclama anche 1.000.000 km² dell'Antartide, le Isole Falkland/Malvinas, la Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali.
 
Il Presidente Juan Perón (1946).

La Repubblica Argentina è uno Stato dell'America meridionale. Fa parte dell'America Latina o Latino America. Viene formalmente chiamata Repubblica Argentina (in spagnolo: República Argentina, IPA [reˈpuβlika aɾxenˈtina]). Per molti scopi legali viene usata anche la dicitura Nación Argentina (Nazione Argentina).

Confina a ovest e a sud con il Cile, a nord con la Bolivia e il Paraguay, a nord-est con il Paraguay e il Brasile, a est con l'Uruguay e l'Oceano Atlantico. Oltre un terzo della popolazione è concentrato nella capitale Buenos Aires.

Dal punto di vista politico è una repubblica federale composta da 23 province (provincias) ed un distretto federale, le cui competenze sono quelle di stati federati. Oggi l'Argentina è uno stato dal forte sviluppo economico. I suoi circa 40 milioni di abitanti godono di un indice di sviluppo umano, reddito procapite, livello di crescita economica e qualità della vita che pone la nazione come una delle più sviluppate dell'America Latina. Dopo la crisi economica del 2001, economia e governo si sono stabilizzati e l'Argentina, forte di un nuovo periodo di crescita, può di nuovo guardare al futuro con speranza.

Il nome "Argentina" deriva dal latino argentum (argento). Quando i primi conquistadores spagnoli scoprirono il Río de la Plata rimasero sbalorditi dai suoi riflessi argentei e da alcuni ricchi ritrovamenti (infatti in Spagnolo, Rio de la Plata significa proprio Fiume dell'Argento), e chiamarono il suo estuario Mar Dulce ('Mare Dolce'). Le popolazioni indigene offrirono doni in argento ai sopravvissuti di un naufragio guidati da Juan Díaz de Solís. La leggenda della Sierra del Plata - una montagna ricca di argento - raggiunse la Spagna attorno al 1524, e il nome venne messo su stampa per la prima volta su una mappa Veneziana del 1536. La fonte dell'argento era l'area sulla quale nel 1546 sarebbe stata fondata la città di Potosí. Una spedizione che seguì il percorso dell'argento risalendo i fiumi Paraná e Pilcomayo, raggiunse la fonte solo per trovarla già rivendicata da esploratori che l'avevano raggiunta partendo da Lima, la capitale del vicereame.

Il nome Argentina iniziò ad essere usato estesamente nel libro del 1612 Historia del descubrimiento, población, y conquista del Río de la Plata (Storia della scoperta, popolamento e conquista del Río de la Plata) di Ruy Díaz de Guzmán, in cui il territorio veniva chiamato Tierra Argentina (Terra d'Argento). Oggi il suo nome viene regolato dalla Costituzione Argentina la quale nella prima parte all'articolo 35 sancisce esplicitamente che: i nomi adottati successivamente all'insediamento del primo governo nazionale nel 1810 come: Provincias Unidas del Río de la Plata (Provincie Unite del Fiume dell'Argento), Repubblica Argentina, Confederazione Argentina e Nazione Argentina sono tutti ufficialmente riconosciuti validi per la denominazione del governo e del territorio di questo stato.

Indice

[modifica] Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Storia dell'Argentina e Presidenti dell'Argentina.

[modifica] Preistoria - Medioevo

I primi segni della presenza umana in Argentina si trovano in Patagonia (Piedra Museo, Santa Cruz), e risalgono all'11.000 a.C. Attorno al primo secolo d.C. diverse civilizzazioni basate sul mais si svilupparono nella regione delle Ande Occidentali (Santa María, Huarpes, Diaguitas, Sanavirones, tra le altre). Nel 1480, l'Impero Inca, sotto il regno dell'imperatore Pachacutec, lanciò un'offensiva e conquistò l'odierna parte nord-occidentale dell'Argentina, integrandola in una regione chiamata Collasuyu. Nell'area nord-orientale, i Guaraní svilupparono una cultura basata sulla yucca e la patata dolce. Le aree centrali e meridionali (Pampa e Patagonia) vennero dominate da culture nomadi, unificate nel XVII secolo dai Mapuche.

[modifica] Colonizzazione e Indipendenza

Il Palazzo del Congresso

Gli esploratori europei arrivarono nel 1516. La Spagna nel 1537 fonda la città di Cordoba della Nuova Andalucia; nel 1580 stabilì una colonia permanente dove oggi sorge Buenos Aires; il Vicereame del Río de la Plata venne creato nel 1776. Nel 1806-1807 l'Impero Britannico lanciò due invasioni contro Buenos Aires, ma la popolazione creola respinse entrambi i tentativi. Il 25 maggio 1810, dopo la conferma delle voci circa la detronizzazione di re Ferdinando VII da parte di Napoleone, i cittadini di Buenos Aires, con Manuel Belgrano in testa, sfruttarono la situazione a proprio vantaggio e crearono la Prima Junta di Governo (Rivoluzione di maggio). La formale indipendenza dalla Spagna venne dichiarata il 9 luglio 1816 a Tucumán.

Nel 1817, il generale José de San Martín attraversò le Ande per liberare Cile e Perù, eliminando così la minaccia spagnola. Centralisti e Federalisti (in spagnolo: Unitarios e Federales) furono in conflitto fino a quando nel 1853 venne istituita l'unità nazionale e promulgata la costituzione. Nel 1826 gli argentini promulgarono una Costituzione centralista e fissarono la capitale a Buenos Aires. Nel 1829 comparve sulla scena politica il dittatore Juan Manuel de Rosas, che convertì il paese in a una economia basata sull'allevamento. Nel 1859 iniziò una guerra civile tra gli aspiranti alla presidenza, che porterà al potere Bartolomé Mitre (1862).

Investimenti stranieri e immigrazione dall'Europa portarono all'adozione delle moderne tecniche agricole nel paese. Negli anni 1880, la "Conquista del deserto" soggiogò o sterminò le rimanenti tribù indigene della Pampa meridionale e della Patagonia.[2]

Dal 1880 al 1930, l'Argentina godette di una sempre maggiore prosperità e importanza grazie ad una economia volta all'esportazione, e la popolazione del paese aumentò di sette volte. Le forze conservatrici dominarono la politica argentina fino al 1916, quando i tradizionali rivali, i radicali, ottennero il controllo del governo. L'esercito costrinse nel 1930 Hipólito Yrigoyen a lasciare il potere, portando ad un altro decennio di governo conservatore. I cambiamenti politici portarono nel 1946 alla presidenza di Juan Perón, che cercò di dare più potere alla classe lavoratrice e aumentò notevolmente il numero di lavoratori sindacalizzati. La Revolución Libertadora del 1955 lo depose.

[modifica] Desaparecidos e "Guerra Sporca"

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Desaparecidos e Guerra Sporca.
La Giunta Militare Argentina nel 1976. Da sinistra: Emilio Eduardo Massera, Jorge Rafael Videla ed Orlando Ramón Agosti
Personaggi rappresentativi argentini

Tra gli anni 1950 e gli anni 1970 l'economia crebbe sensibilmente e la povertà declinò (meno del 7% nel 1975), ma divenne sempre più protezionista; contemporaneamente i contrasti politici si accrebbero e, nel quadro di instabilità che si andava delineando, vi fu il ritorno alla presidenza nel 1973 di Juan Domingo Perón che tuttavia ebbe termine dopo un solo anno con la sua morte e la sua terza moglie Isabelita, sua vice presidente, gli successe alla carica ma i due anni che seguirono furono pervasi da un quadro sociale sempre più improntato al conflitto: da un lato l'Alianza Anticomunista Argentina (AAA) contribuì a creare un clima di terrore con l'omicidio, secondo i dati raccolti dopo la fine della dittatura dalla Comisión Nacional sobre la Desaparición de Personas (CONADEP), di oltre 400 persone tra il 1973 ed il 1975 mentre, dall'altro, riprese vigore l'azione dell'Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP) con azioni di guerriglia urbana. Il quadro di instabilità favorì dapprima l'ingresso dei militari nel governo e successivamente, la presidente fu deposta dal golpe del 24 marzo 1976 che portò alla presidenza del paese il generale Jorge Rafael Videla.

Veduta aerea della Escuela Superior de Mecánica de la Armada (ESMA), uno dei centri di detenzione clandestini attivi durante la dittatura

Dal 1976 al 1983 le forze armate detennero il potere per mezzo di una giunta autoincaricatasi del cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale; il governo militare represse l'opposizione, sia da parte dei gruppi di sinistra che dai peronisti, utilizzando metodi improntati all'illegalità dando inizio a quella che sarebbe passata alla storia come la Guerra Sporca: migliaia di dissidenti furono fatti scomparire, mentre il SIDE cooperò con la DINA ed altri servizi segreti sudamericani, e con la CIA in quella operazione che gli Stati Uniti avevano pianificato, organizzato e finanziato al fine di contribuire ad eliminare il pericolo dell'instaurazione di governi di sinistra filosovietici in Sud America ed in America centrale; la cosiddetta Operazione Condor.

Nel periodo della dittatura 30.000 persone scomparvero creando il fenomeno dei desaparecidos: le persone venivano sequestrate od arrestate, portate in centri clandestini di detenzione, tra i quali la ESMA, l'Escuela Superior de Mecánica de la Armada, oggi tramutata in Museo de la Memoria, dove venivano torturate e, molto spesso, uccise; l'occultamento dei cadaveri avveniva anche in mare, con i voli della morte, ossia il trasporto delle vittime, spesso ancora vive, a bordo degli Hercules dell'esercito argentino e fatte precipitare nell'oceano o nel Rio de la Plata; esiste un rapporto della commissione nazionale sulla scomparsa di persone in Argentina, il Nunca más, dove in un aberrante tunnel dell'orrore hanno sfilato le testimonianze di chi è sopravvissuto. Molti dei capi militari che presero parte alla Guerra Sporca vennero addestrati nella School of the Americas finanziata dagli USA, tra i quali i dittatori argentini Leopoldo Galtieri ed Roberto Eduardo Viola. Problemi economici, accuse di corruzione, la condanna dell'opinione pubblica nei confronti degli abusi dei diritti umani e, infine, la sconfitta del 1982 inflitta dai britannici nella Guerra delle Falkland, screditarono il regime militare argentino portando alla fine della dittatura.

[modifica] Democrazia

La democrazia venne ripristinata nel 1983. Il governo radicale di Raúl Alfonsín si mosse per render conto dei "desaparecidos", stabilì il controllo civile delle forze armate e consolidò le istituzioni democratiche. I membri delle tre giunte militari vennero processati. Il fallimento nella risoluzione dei problemi economici endemici e l'incapacità nel mantenere la fiducia dell'opinione pubblica portarono all'abbandono anticipato di Alfonsín, sei mesi prima che scadesse il suo mandato.

Il presidente Carlos Menem, nel 1991, impose un tasso di cambio fisso tra Peso e Dollaro per fermare l'iperinflazione e adottò delle estese politiche basate sul mercato, smantellando le barriere protezioniste e le regolamentazioni degli affari, e implementando un programma di privatizzazioni. Queste riforme contribuirono a un significativo aumento degli investimenti privati internazionali e con una recessione che toccò l'apice intorno alla fine degli anni novanta. Fu allora che debito estero, disoccupazione, corruzione e malcontento sociali arrivarono a livelli epocali.

[modifica] Crisi economica

Proteste contro il corralito (2002).

Le amministrazioni di Menem e de la Rúa fronteggiarono una diminuita competitività nelle esportazioni (dovuta alla forzata parità del peso con il dollaro), conseguenti massicce importazioni che danneggiarono l'industria nazionale e ridussero l'impiego, un deficit fiscale e commerciale cronico, e il contagio di diverse crisi economiche. La crisi finanziaria asiatica del 1998 causò una fuoriuscita di capitale che sfociò nella recessione e culminò nella crisi economica nel novembre del 2001. Il mese seguente, in mezzo a sanguinose rivolte, il presidente de la Rúa si dimise.

Nel giro di due settimane, 4 presidenti si avvicendarono in rapida successione, fino alla nomina ad interim di Eduardo Duhalde come presidente dell'Argentina, da parte dell'assemblea legislativa, il 2 gennaio 2002 l'Argentina fu costretta ad ammettere la manifesta impossibilità di far fronte agli impegni economici presi con gli altri stati, (default sulle sue obbligazioni internazionali). L'ancoraggio del Peso al Dollaro, vecchio di quasi undici anni, e ormai palesemente controproducente, venne abbandonato. Tuttavia l'improvviso distacco della moneta argentina dalla parità con quella statunitense, ancoraggio che da tempo non era più realistico, la riportò immediatamente ai suoi valori reali, producendo un grosso deprezzamento della valuta (ridotta nel giro di pochi giorni ad un terzo circa del suo valore iniziale) e un conseguente altissimo picco di inflazione. La crisi provocò per mesi un quasi totale blocco dell'economia, con un drammatico aumento di disoccupati e di nuovi poveri, una crisi di liquidità del sistema, un aumento della piccola criminalità e di atti di vandalismo contro banche ed esercizi commerciali, un'allarmante instabilità sociale.

[modifica] L'attuale ripresa economica

Con un tasso di cambio più competitivo e flessibile, tuttavia, la nazione attuò nuove politiche basate su reindustrializzazione, sostituzione di importazione, maggiori esportazioni e consistenti surplus fiscali e commerciali. Per la fine del 2002 l'economia cominciò a stabilizzarsi. Nel 2003, Néstor Kirchner venne eletto presidente. Durante la sua presidenza l'Argentina ristrutturò il suo debito in default imponendo un forte sconto (circa il 75%) su molte obbligazioni (tale operazione è stata poi oggetto di condanne dei tribunali statunitensi e tedeschi); ripianò il suo debito con il Fondo Monetario Internazionale, rinegoziò contratti con i fornitori di servizi e nazionalizzò alcune industrie in precedenza privatizzate. Attualmente, l'Argentina sta godendo di un periodo di alta crescita economica e un miglioramento della stabilità politica.

[modifica] Geografia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Geografia dell'Argentina.

L'Argentina occupa una superficie continentale di 2.766.890 km², tra la catena delle Ande a ovest e l'Oceano Atlantico meridionale a est e a sud. Figura al secondo posto per superficie nel Sud America e all'ottavo nel mondo.

[modifica] Morfologia

Mappa topografica dell'Argentina (incluse alcune rivendicazioni territoriali)

[modifica] Caratteristiche principali

La superficie totale dell'Argentina (esclusa la parte antartica rivendicata), è la seguente:

  • Totale: 2.766.890 km²
  • Terra: 2.736.691 km²
  • Acqua: 30.200 km²

L'Argentina è lunga quasi 3.700 km da nord a sud, e 1.400 km da est a ovest (valori massimi). Può essere grossolanamente divisa in quattro parti: le pianure fertili della Pampa nel centro del paese, fonte del benessere agricolo argentino; il plateau della Patagonia nella metà meridionale fino alla Terra del Fuoco; le piane subtropicali del Gran Chaco a nord e la catena delle Ande lungo il confine occidentale con il Cile.

Il punto più elevato sul livello del mare si trova nella Provincia di Mendoza. Il Cerro Aconcagua, con 6.962 metri, è la montagna più alta delle Americhe, dell'emisfero meridionale,[3] e dell'emisfero occidentale.[4] Il punto più basso è la Laguna del Carbón, nella Provincia di Santa Cruz, 105 metri sotto il livello del mare.[5] Questo è anche il punto più basso del continente sudamericano. Il centro geografico del paese si trova nella Provincia di La Pampa.

L'Argentina ha delle rivendicazioni territoriali su una porzione d'Antartide (L'Antartide Argentina, non riconosciute ancora da nessun'altra nazione), dove dal 1904 mantiene una presenza costante.

[modifica] Fiumi e laghi

I principali fiumi dell'Argentina sono: Pilcomayo, Paraguay, Bermejo, Colorado, Río Negro, Salado del Norte, Uruguay e il più grande tra tutti, il Paraná. Gli ultimi due scorrono assieme prima di sfociare nell'Oceano Atlantico, formando l'estuario del Río de la Plata. Fiumi importanti a livello regionale sono l'Atuel e il Mendoza, nelle province omonime, il Chubut in Patagonia, il Río Grande nel Jujuy, e il San Francisco nella Provincia di Salta.

Ci sono diversi grossi laghi in Argentina, molti dei quali in Patagonia. Tra questi i laghi Argentino e Viedma nella provincia di Santa Cruz, Nahuel Huapi nel Río Negro e Fagnano nella Terra del Fuoco, e Colhué Huapi e Musters nella provincia di Chubut. Il Lago Buenos Aires e il lago O'Higgins/San Martín sono condivisi con il Cile. Il Mar Chiquita, è il più grande lago di acqua salata del paese. Esistono inoltre numerosi laghi artificiali creati da dighe. In Argentina sono presenti diverse fonti termali, come le Termas de Río Hondo, con temperature tra i 30 °C e i 65 °C.[6]

[modifica] Mari e aree costiere

L'Argentina ha 4.665 chilometri di linea costiera.[7] La piattaforma continentale è insolitamente ampia; in Argentina questa area poco profonda dell'Atlantico viene chiamata Mar Argentino. Le acque sono ricche di pesci e si sospetta che conservino importanti risorse di idrocarburi. La linea costiera argentina varia tra aree con dune di sabbia e scogliere. Le due principali correnti oceaniche che toccano la costa sono la Corrente del Brasile (calda) e la Corrente delle Falkland (in spagnolo: corriente Antártica, fredda). A causa della variabilità della massa costiera, le due correnti si alternano nella loro influenza sul clima e non permettono alle temperature di scendere gradualmente con l'aumentare della latitudine. La costa meridionale della Terra del Fuoco forma la sponda settentrionale del Canale di Drake.

[modifica] Montagne

Di seguito le principali montagne argentine:

[modifica] Clima

Valle del Calchaquí, provincia di Salta.

A causa dell'ampiezza nella latitudine e nei rilievi, l'Argentina è soggetta a una grande varietà di climi. Di norma, il clima è prevalentemente temperato, con estremi che vanno dal subtropicale a nord al subpolare nell'estremo sud. Il nord del paese è caratterizzato da estati molto calde e umide, con inverni miti e secchi, ed è soggetto a periodiche siccità. L'Argentina centrale ha estati calde con temporali (che nell'Argentina occidentale producono alcune delle più imponenti grandinate del pianeta), e inverni freschi. Le regioni meridionali hanno estati fresche e inverni freddi con pesanti nevicate, specialmente nelle zone montuose. Le zone più elevate, a tutte le latitudini, sperimentano condizioni più rigide.

Sia la temperatura massima che la minima mai registrate in Sudamerica si sono avute in Argentina. Il record per la temperatura massima di 48,8 °C, venne registrato a Rivadavia, Provincia di Salta, l'11 dicembre 1905. La temperatura minima record fu −32.7 °C, registrata a Sarmiento, Provincia di Chubut, il 1 giugno 1907.[8]

I principali venti dell'Argentina comprendono il freddo Pampero, che soffia sulle pianure della Patagonia e della Pampa a seguito di un fronte freddo; il Viento Norte, un vento caldo che può soffiare da nord nella seconda parte dell'inverno, creando condizioni miti; e il Zonda, un vento caldo e secco (si veda anche Föhn), che influenza l'Argentina centro-occidentale. Privato di tutta l'umidità durante i 6.000 metri di discesa dalle Ande, lo Zonda può soffiare per ore con raffiche fino a 120 km/h, alimentando gli incendi e causando danni. Quando soffia il Zonda (giugno-novembre), tempeste di neve (viento blanco) si verificano alle maggiori altitudini.

La Sudestada può considerarsi simile al Noreaster, anche se raramente coinvolge nevicate. Entrambi sono associati a un sistema di bassa pressione invernale. La sudestada solitamente modera le temperature fredde ma porta piogge molto forti, mari agitati e inondazioni costiere. È più comune nel tardo autunno e in inverno, lungo le coste dell'Argentina centrale e nell'estuario del Río de la Plata.

Le regioni meridionali, in particolare l'estremo sud, sperimentano lunghi periodi di luce solare da novembre a febbraio (fino a diciannove ore), e notti lunghe da maggio ad agosto. Tutta l'Argentina usa il fuso orario UTC-3. Da poco viene anche osservata l'ora legale (UTC-2) dalla prima domenica di ottobre al secondo sabato di marzo ([9]).

[modifica] Estremità

Il punto più orientale dell'Argentina continentale si trova a nordest della città di Bernardo de Irigoyen, provincia di Misiones, il punto più occidentale è la catena del Mariano Moreno nella provincia di Santa Cruz. Il punto più settentrionale si trova alla confluenza dei fiumi Grande de San Juan e Mojinete, provincia di Jujuy, mentre quello più meridionale è Capo San Pío, nella Terra del Fuoco[10].

[modifica] Popolazione

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Il popolamento dell'Argentina.

La popolazione è in massima parte di origine europea (soprattutto di ascendenza italiana o spagnola). Ricordiamo che fino alla metà circa del XIX secolo la componente indigena, costituita da una decina di etnie amerindie principali, e meticcia, frutto dell'unione di queste con i conquistatori spagnoli (da cui nasce il cosiddetto gaucho), ebbe un peso demografico notevole anche se difficilmente quantificabile. Già con il primo censimento del 1869 tuttavia, si registrava nel paese la presenza di numerosi residenti stranieri, in grande maggioranza europei: su poco più di 1.830.000 abitanti i non nativi rappresentavano oltre il 12% della popolazione complessiva (210.000 circa fra cui ben 71.000 italiani).

Negli anni settanta dell'Ottocento iniziò una massiccia immigrazione proveniente dall'Europa che si protrasse fino alla vigilia del primo conflitto mondiale (1914). Si riattivò successivamente negli anni venti del Novecento, perdendo però vigore nel decennio successivo. L'ultima grande ondata immigratoria si registrò a partire dal 1945, protraendosi fino agli inizi degli anni sessanta del XX secolo. Fra il 1869 ed il 1971 sono complessivamente entrati in Argentina oltre 9.000.000 di immigrati, in grande maggioranza europei e fra questi quasi 3.500.000 di italiani (ma anche molti spagnoli, e, in minor numero, francesi, tedeschi, svizzeri, polacchi, inglesi, ecc.). Pur considerando l'immigrazione stagionale, importante soprattutto negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi del Novecento, ed i numerosi rientri, questa cifra appare sbalorditiva. L'Argentina è senz'altro il paese al mondo che ha accolto più immigrati dopo gli Stati Uniti. Tenendo però conto della scarsa popolazione presente nel paese alla vigilia dello sviluppo del fenomeno immigratorio, si può senz'altro asserire che quest'ultimo ha assunto, per l'Argentina, un'importanza di gran lunga superiore a quella sperimentata dagli Stati Uniti.

Negli ultimi decenni l'immigrazione dall'Europa è cessata quasi del tutto, sostituita da quella procedente dai paesi limitrofi (Bolivia e Paraguay in particolare) localizzata in massima parte nelle Province settentrionali del paese. A partire dagli anni settanta del Novecento ha avuto inizio una consistente corrente di espatri dall'Argentina, diretta principalmente verso l'Europa e gli Stati Uniti, e costituita in massima parte da tecnici e professionisti.

[modifica] Demografia

L'Istituto Nazionale di Statistica e Censimento dell'Argentina (INDEC) ha mostrato che la popolazione dell'Argentina è di 40.134.425 abitanti, nella stima fatta a giugno del 2008.[11] L'Argentina si classifica terza in America Meridionale e trentesima nel mondo. La densità di popolazione dell'Argentina è di 14 abitanti per chilometro quadrato. La popolazione non è distribuita uniformemente: aree della città di Buenos Aires hanno una densità di popolazione di più di 14.000 ab/km², mentre Santa Cruz è la provincia che ne ha meno: 1 ab/km². L'Argentina è l'unica nazione in America Meridionale con una percentuale di migrazione positiva, approssimativamente del +0.4%.

[modifica] Città ed aree metropolitane

Buenos Aires è la capitale dell'Argentina fin dal 1880 (prima di allora il paese non aveva capitale), ma ci sono stati progetti per spostare il centro amministrativo altrove. Durante la presidenza di Raúl Alfonsín venne approvata una legge che ordinava il trasferimento della capitale federale a Viedma, una città nella provincia di Río Negro. Erano in corso degli studi di fattibilità quando problemi economici determinarono il definitivo allontanamento dal progetto nel 1989. Anche se la legge non è mai stata formalmente annullata, è divenuta una semplice "reliquia storica", e il progetto è stato dimenticato.

Le quindici più grandi aree metropolitane dell'Argentina, secondo dati del 2010, sono:

Classificazione Città Provincia Popolazione Regione
1 Buenos Aires Città + 24 partidos in Provincia di Buenos Aires 13.044.800 Pampa
2 Córdoba Córdoba 1.330.023 Centro
3 Rosario Santa Fe 1.198.528 Pampa
4 Mendoza Mendoza 947.000 Cuyo
5 La Plata Buenos Aires 798.400 Pampa
6 San Miguel de Tucumán  Tucumán 836.200 NOA
7 Mar del Plata Buenos Aires 605.300 Pampa
8 Salta Salta 557.600 NOA
9 Santa Fe Santa Fe 508.100 Pampa
10 San Juan San Juan 487.000 Cuyo
11 Resistencia Chaco 323.900 Gran Chaco
12 Neuquén Provincia di Neuquén 391.600 Patagonia
13 Santiago del Estero Santiago del Estero  389.200 NOA
14 Corrientes Corrientes 356.100 Corrientes
15 Bahía Blanca Buenos Aires 310.200 Pampa

[modifica] Etnie

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Italo-argentini.
È calcolato che più di 25 milioni di argentini hanno almeno un antenato italiano. È il più importante gruppo etnico del Paese.

Diversamente dalle altre nazioni latinoamericane, i cittadini di origine europea costituiscono la grande maggioranza della popolazione, con stime che variano dal 90% al 97%[12] della popolazione totale. L'ultimo censimento nazionale, basato su richiesta di autoattribuzione agli intervistati, indicò una stima simile (95%). In alcune province argentine (fra cui quelle di Buenos Aires e di Santa Fe), il sostrato indigeno e creolo è praticamente scomparso, sommerso dalle varie ondate immigratorie, mentre in altre costituisce una componente demografica assolutamente irrilevante.

Dopo i coloni spagnoli, ondate di coloni europei arrivarono in Argentina tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo. Una grandissima parte degli immigrati arrivò dall'Italia (inizialmente da Veneto e Liguria, più tardi da Puglia, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria)[13], dalla Spagna (primi fra loro galiziani e baschi), e dalla Francia (soprattutto a Buenos Aires e Mendoza). Più piccoli ma significativi gruppi di immigranti vennero da Germania e Svizzera (alla Regione di Laghi di Patagonia), Scandinavia, (Danimarca, Norvegia e Svezia) Grecia, Libano, Regno Unito ed Irlanda (a Buenos Aires, Santa Fé, e Patagonia; vedi anche sistemazione inglese in Argentina), e Portogallo. Anche dall'est-Europa gli immigrati furono numerosi: da Polonia, Ungheria, Russia, Ucraina, Croazia[14] e Lituania, così come dai paesi balcanici (Romania e Montenegro, particolarmente in Chaco). C'è una grande comunità armena, e la valle di Chubut in Patagonia ha una significativa presenza di origine gallese. Il censimento del 2001 registrò i gruppi etnici seguenti:

Etnie Popolazione Percentuale
Europei 35.678.044 88,9%
Meticci 2.914.115 6,9%
Arabi 1.491.171 3,8%
Amerindi 402,921 0,6%
Totale 40.301.927 (2007) 100%

Questi gruppi sono spesso combinati in categorie più larghe[15]:

Etnie Popolazione Percentuale
Europei (spagnoli e Italiani) 37.169.215 92,5%
Amerindi/Meticci 3.132.712 7,5%

[modifica] Religione

La religione ufficiale è quella cattolica apostolica romana (92%). Tuttavia, gli ultimi decenni hanno visto un significativo incremento di fedeli di chiese evangeliche libere e protestanti tradizionali (2% circa) (battisti, metodisti...).

[modifica] Lingue

La lingua ufficiale dell'Argentina è lo spagnolo, chiamato solitamente "castellano" dagli argentini. Rispetto alla lingua parlata in Spagna, tuttavia, vi sono alcune differenze a livello fonetico e morfologico.

Gli argentini sono la più grande popolazione di lingua spagnola che usa diffusamente quello che è noto come voseo (l'uso del pronome di seconda persona singolare vos al posto del tu, che causa anche l'uso di differenti forme verbali). Il dialetto più comune è il rioplatense, i cui parlanti sono localizzati principalmente nel bacino del Rio de la Plata.

Secondo uno studio di Ethnologue, l'italiano è parlato da circa 1.500.000 persone[16] (che lo rendono la seconda lingua più parlata in Argentina) e l'arabo - a causa di un sensibile emigrazione dall'attuale Siria, Libano e Giordania, sviluppatasi all'inizio del XX secolo - da circa 1.000.000 di persone[16]. Il tedesco standard è parlato da 400.000 e forse 500.000[17] argentini di ascendenza tedesca, sebbene è stato affermato anche che ci potrebbero essere addirittura 1.800.000 parlanti.

[modifica] Ordine stato

L'argentina è una Repubblica federale presidenziale.

[modifica] Suddivisione amministrativa

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Province dell'Argentina e Dipartimenti dell'Argentina.

L'Argentina è divisa in ventitré province (provincias; singolare provincia), e una città autonoma (comunemente nota come la capital federal ma ufficialmente come "Capital de la República" o "Capital de la Nación").

Provincia Capoluogo Popolazione
(stima 2008)
Superficie
(in km²)
Pil procapite[18]
(U$S, 2008, stima)
Mappa
Flag of Buenos Aires City.png Buenos Aires[19] Buenos Aires 3.042.581 203 23.309 Map of Argentina with provinces names es.png
Bandera Buenos Aires.svg Provincia
di Buenos Aires
La Plata 15.052.177 307.571 7.310
Stemma catamarca.gif Catamarca San Fdo. del Valle
de Catamarca
388.416 102.602 6.009
Flag of Chaco province in Argentina 2007.svg Chaco Resistencia 1.052.185 99.633 2.015
Flag of chubut province in argentina - bandera de chubut.svg Chubut Rawson 460.684 224.686 15.422
Escudo heraldico de Cordoba (Argentina).svg Córdoba Córdoba 3.340.041 165.321 6.477
Bandera Corrientes.svg Corrientes Corrientes 1.013.443 88.199 4.001
Flag of Entre Ríos.svg Entre Ríos Paraná 1.255.787 78.781 5.682
Flag of Formosa.svg Formosa Formosa 539.883 72.066 2.879
Flag of Jujuy province in Argentina.svg Jujuy San Salvador
de Jujuy
679.975 53.219 3.755
Flag of La Pampa province.png La Pampa Santa Rosa 333.550 143.440 5.987
Flag of La Rioja province in Argentina.svg La Rioja La Rioja 341.207 89.680 4.162
Flag of Mendoza Province, Argentina.svg Mendoza Mendoza 1.729.660 148.827 9.079
Flag of Misiones.svg Misiones Posadas 1.077.987 29.801 3.751
Flag of Neuquen province in Argentina.svg Neuquén Neuquén 547.742 94.078 26.273
Flag of Río Negro Province.svg Río Negro Viedma 597.476 203.013 8.247
Bandera Salta.svg Salta Salta 1.224.022 155.488 4.220
Flag of San Juan.svg San Juan San Juan 695.640 89.651 5.642
San luis prov arg.png San Luis San Luis 437.544 76.748 5.580
Bandera-Santa Cruz.svg Santa Cruz Río Gallegos 225.920 243.943 30.496
Bandera-StaFe-argentina.svg Santa Fe Santa Fe 3.242.551 133.007 8.423
Flag of Santiago del Estero.svg Santiago del Estero Santiago del Estero 865.546 136.351 3.003
Flag of Tierra del Fuego province in Argentina.svg Tierra del Fuego Ushuaia 126.212[20] 21.478 20.682
Escudo COA Tucuman province argentina.svg Tucumán San Miguel
de Tucumán
1.475.384 22.524 3.937
Flag of Argentina.svg Totale Paese 39.745.613[20] 2.780.400 8.269

* La capital federal; l'attuale nome ufficiale del distretto federale è Ciudad Autónoma de Buenos Aires.

Le province sono divise in unità secondarie più piccole chiamati departamentos, ovvero dipartimenti. Esistono 376 dipartimenti. La provincia di Buenos Aires ha 134 divisioni simili note come partidos. Departamentos e partidos sono a loro volta suddivisi in municipalità o distretti.

[modifica] Rivendicazioni territoriali

La nazione rivendica la sovranità sul territorio d'oltremare britannico delle Isole Falkland (in spagnolo: Islas Malvinas) e della Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali. Con il nome di Antartide Argentina, rivendica 969.464 km² di Antartide, che si sovrappongono in parte ad analoghe rivendicazioni di Cile e Regno Unito.

Esiste un enclave argentina, l'isola Martín García. Si trova vicino alla confluenza dei fiumi Paraná e Uruguay, un chilometro all'interno delle acque territoriali uruguaiane, e a 3,5 chilometri dalla costa dell'Uruguay, vicino alla piccola cittadina di Martín Chico (a sua volta a metà strada tra Nueva Palmira e Colonia del Sacramento).

Un accordo raggiunto da Argentina e Uruguay nel 1973 ha riaffermato la giurisdizione argentina sull'isola, ponendo fine ad una disputa secolare. In base all'accordo, Martín García è dedicata ad essere solo una riserva naturale. La sua superficie è di circa 2 km quadrati, e la sua popolazione conta 150 abitanti.

[modifica] Istituzioni

[modifica] Ordinamento scolastico

Principalmente l'educazione è gratuita dall'asilo fino all'università:

  • dai 3 a 4 anni, chiamato "jardin de infantes" è l'asilo
  • ai 5 anni "prescolar" i bimbi vengono preparati per iniziare la scuola.
  • dai 6 anni fino 12 la scuola si chiama "Educación Primaria (EP)" (Educazione Primaria): sono 6 anni, suddivisi in due parti: EPB (Educazione Primaria Basica) e EPS (Educazione Primaria Superiore).
  • Dai 12 a 18 anni (19 in certe scuole) si fa la "Educación Secundaria (ES)" (Educazione Secondaria): sono 6 anni, suddivisi in due parti: ESB (Educazione Secondaria Basica) e ESS (Educazione Secondaria Superiore). In genere ha la durata di 6 anni ed in certe scuole di specializzazione tecnica arriva a 4 anni. L'ES è obbligatorio fino al sesto anno, quindi per legge ogni argentino ha come minimo questo livello di educazione.

L'università in gran parte è dello Stato, gratuita. Nella maggior l'ingresso è subordinato a degli esami, tentando in questo modo di ridurre la quantità di concorrenti.

[modifica] Sistema sanitario

L'Argentina si trova al 49º posto su 191 paesi per il funzionamento generale del suo sistema sanitario, secondo una nota dell'Organizzazione Mondiale della Sanità[21].

La cura della salute è garantita dal sistema sanitario pubblico, dalle associazioni di volontariato e dalle organizzazioni sanitarie private. Circa il 37,6% della popolazione è servita dal servizio sanitario pubblico, mentre il 51,52% si affida alle associazioni di volontariato.

La gestione dei problemi sanitari e delle loro soluzioni è affidata al Ministero della Salute (Ministerio de Salud y Ambiente), dipendente direttamente dal Governo. La quota per le spese sanitarie, in rapporto al PIL, era del 8,9% nel 2003[22]. Il paese ha una proporzione di 3,01 medici ogni mille abitanti[22].

Le malattie che colpiscono maggiormente la popolazione includono la malattia di Chagas, l'AIDS e la tubercolosi.

[modifica] Forze armate

Le Fuerzas Armadas de la República Argentina sono l'insieme delle forze militari nazionali.

Le forze armate sono composte da:

[modifica] Economia

L'economia dell'Argentina è caratterizzata da grande ricchezza e varietà di risorse naturali, una popolazione con un elevato grado di alfabetizzazione, un sistema agricolo ed una solida base industriale che la pone come la nazione più sviluppata dell'America Latina insieme al Cile. Tuttavia nell'ultimo quarto di secolo, l'Argentina ha vissuto momenti di grave crisi economica (2001). Attualmente è la terza potenza economica dell'America Latina, dopo il Brasile ed il Messico, ed è la 23a del pianeta. Il PIL procapite nel 2007 ammontava a 14.376 dollari USA, secondo in tutta l'America Latina al Cile (14.676). Il PIL nel 2008 ammontava a 571.392 milioni di dollari USA. La povertà nel marzo del 2008 era del 20,8% e l'indigenza era pari al 5,9%. La disoccupazione nel quarto trimestre del 2007 era del 7,5% mentre il lavoro sommerso era pari al 6,0% della Forza Lavoro. La moneta della nazione è il peso argentino dal 1992. Le esportazioni nel 2007 totalizzarono 55.780 milioni di dollari mentre le importazioni ammontarono a 42.525 milioni generando un surplus di 13.255 milioni. Il paese ha un debito estero di 123.196 milioni di dollari (dic 2007), pari al 21,56% del PIL.

Esportazioni[23] Importazioni[23]
Nazione Percentuale Nazione Percentuale
bandiera Brasile 17,5 % bandiera Brasile 32,6 %
bandiera Cina 9,4 % bandiera Stati Uniti d'America 14,2 %
bandiera Stati Uniti d'America 7,6 % bandiera Cina 8,7 %
bandiera Cile 6,9 % bandiera Germania 5,7 %
bandiera Spagna 4,1 %

[modifica] Settore Primario

L'Argentina è uno dei primi paesi al mondo per produzione agricola e per allevamento, in particolare dei bovini. I principali prodotti agricoli sono la soia, il mais, il frumento. Per quanto riguarda l'allevamento, l'Argentina è uno dei maggiori esportatori di carne bovina e ovina. Una parte consistente della produzione agricola della nazione è destinata all'esportazione (15%), mentre il resto è destinata come materia prima per le industrie alimentari. Cereali, latte e carne bovina rappresentano la base dell'alimentazione degli argentini. La Pampa rappresenta la regione argentina dove si concentra maggiormente la produzione agricola. L'Argentina possiede una considerevole quantità di petrolio e gas che ha permesso lo sviluppo di una fiorente industria petrolchimica, che insieme alla produzione di soia e l'industria metal-meccanica costituisce la base dell'economia argentina. L'esportazione del petrolio è pari al 20% del totale mentre il 4,6% della produzione del greggio è destinata all'industria petrolchimica. I giacimenti petroliferi sono concentrati nella Provincia di Neuquén. Bahia Blanca è il principale porto dell'Argentina per l'esportazione di petrolio. La pesca ha un ruolo marginale nell'economia del paese sudamericano, al contrario la silvicoltura ha un ruolo fondamentale per l'economia argentina.

[modifica] Settore Secondario

L'industria manifatturiera argentina è il settore che partecipa di più alla formazione del Prodotto Interno Lordo (17,5%). Insieme al commercio e al settore pubblico è il settore occupazionale più rilevante dell'Argentina, 13% nel 2007. L'industria edile apporta il 6,7% del PIL e il 9,5% dell'occupazione totale. L'Industria argentina si divide in agraria e non agraria. L'industria agraria è dominata dall'industria alimentare e lavorazione della carne. Per quanto riguarda la produzione non agraria l'industria più importante è quella automobilistica seguita da quella chimica, metallurgica ed infine cartaria. L'area industriale più importante del paese si estende da Gran Buenos Aires fino a Cordoba passando per Rosario. Altri centri rilevanti sono Tucuman, San Luis e la Terra del Fuoco. A causa delle privatizzazioni l'industria navale ha perso notevole importanza e posti di lavoro.

[modifica] Settore Terziario

Il turismo è una risorsa importante per la repubblica, il settore partecipa al PIL con il 7,41%. I turisti provengono in massima parte da altri paesi dell'America Latina, dal Nord America e dall'Europa. Le principali attrazioni sono la Patagonia, famosa per le sue montagne, laghi di origine glaciale, ghiacciai e foreste vergini. Le Cascate dell'Iguazú al confine con il Brasile e il Paraguay. Buenos Aires, la metropoli, centro di cultura ed avanguardia dell'intero Cono Sud. Mendoza e San Juan province vitivinicole. La Puna e il treno delle nuvole nella provincia di Salta. La fauna marina come la balena franca australe, i pinguini, i leoni marini sudamericani (Otaria flavescens) nella provincia di Chubut. Il Parco Nazionale El palmar e il carnevale di Gualeguaychú nella provincia di Entre Ríos. Per quanto riguarda i trasporti, l'Argentina possiede 37.740 km di autostrade, 600.000 km di strade municipali. Sono circa 8.500.000 gli autoveicoli circolanti nel paese e circa 5.300.000 le automobili. La ferrovia è sviluppata solo nella parte centrale del paese per circa 40.000 km. Sono circa 11.000 i Km navigabili. I principali porti sono Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, Bahia Blanca, La Plata. Il principale aeroporto del paese è quello di Ezeiza, a Buenos Aires, utilizzato solo per i voli internazionali e Aeroparque, nel centro della stessa città utilizzato per i voli nazionali e per i voli da e per l'Uruguay. La compagnia aerea di bandiera, Aerolineas Argentinas, dopo essere stata privatizzata, è dal 2008 ritornata sotto la gestione statale. Le principali fonti di energia elettrica sono: idraulica, termica e nucleare.

[modifica] Scienza e tecnologia

La Commissione nazionale per l'energia atomica. Fondata nel 1950, era fuori il primo né il o e aveva creato un reattore di ricerca dal 1957.

Gli aspetti più importanti della tecnologia in Argentina riguardano medicina, fisica nucleare, le biotecnologie, le nanotecnologie, e diversi campi relativi alle principali attività economiche del paese. L'Argentina è stato il primo paese latino-americano premiato con un Premio Nobel[24] Molti altri argentini hanno contribuito allo sviluppo scientifico in tutto il mondo, dovendo a volte emigrare per farlo. Probabilmente per questo, l'Argentina è a volte indicata come la dotta dell'America Latina (in Castigliano: La docta Latinoamericana).

[modifica] Politica

[modifica] Politica estera

L'Argentina fa parte del Sistema economico latino-americano, del Mercosur, dell'Organizzazione degli Stati Americani, del Gruppo di Rio e del G15.

[modifica] Politica interna

I principali partiti del paese sono:

A seguito della crisi economica del 2001 sia il PJ che l'UCR sono scomparsi dalla politica nazionale, lasciando posto a movimenti politici nati da questi ultimi.

Dal PJ sono nati:

Dall'UCR sono nati:

Altri partiti sono il Partito Socialista dell'Argentina e la Democrazia Cristiana Argentina.

[modifica] Ambiente

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Aree naturali protette in Argentina.

[modifica] Flora e Fauna

Ventidue parchi nazionali sono stati istituiti per proteggere questo ambiente così vasto e diversificato che ospita specie uniche al mondo di flora e fauna, quali il caimano (o yacaré), il puma, il guanaco (un animale simile al lama che risiede in pianura), il nandù (simile allo struzzo), il condor delle Ande, il fenicottero, svariate specie di mammiferi marini e strani uccelli di mare. Anche le boscaglie spinose, le foreste vergini pluviali, i cactus fioriti e le immense distese di foreste di araucaria del Cile e di faggio australe sono protetti.

[modifica] Trasporti

[modifica] Ferrovie

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Ferrovie argentine.

Le linee ferroviarie sono molto diffuse: in Argentina infatti, ci sono 34.000 km di rete, che fanno sì che l'Argentina sia uno dei paesi dell'America Latina con più chilometri di ferrovia. Una volta i chilometri erano 47.000 e l'Argentina era uno dei paesi con più rete ferroviaria in assoluto. Dei 13.000 chilometri chiusi, parte viene utilizzata per il servizio turistico come il "Tren a las Nubes" nella provincia di Salta, "La Trochita", che collega Esquel a El Maitén ed il "Tren del Fin del Mundo" ad Ushuaia.

[modifica] I colectivos

Il metodo più facile per spostarsi in Argentina è costituito dagli autobus a lunga percorrenza (detti colectivos o micros), molti dei quali a due piani. Ogni città o paese ha una stazione degli autobus, dove si trovano anche gli sportelli delle varie compagnie, ognuna con la propria offerta di orari, prezzi e servizi. Si può optare per un viaggio in un colectivo tradizionale, oppure scegliere un coche semi-cama o coche cama, dove i sedili sono più larghi e si possono reclinare fino a diventare orizzontali; inoltre nei viaggi più lunghi viene servito il pasto (colazione, pranzo o cena) ed, a volte, anche coperta e cuscino. Distributori di , caffè ed acqua calda sono a disposizione di tutti i passeggeri. I bagagli vengono sistemati nei vani in basso e su di essi viene collocata un'etichetta con un numero, che servirà per il ritiro una volta arrivati a destinazione.

[modifica] Trasporto navale

Il Porto di Buenos Aires è uno dei più grandi di tutto il continente americano: qui arrivano crociere e, soprattutto navi mercantili provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cina e da parte dell'Europa oltre che dall'Africa occidentale. Dal porto di Buenos Aires partono diverse navi traghetto dirette in Uruguay. Dallo stesso porto partono alcuni transatlantici.

[modifica] Trasporto aereo

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Aeroporto di Buenos Aires.

Buenos Aires ha due aeroporti: quello principale, Buenos Aires-Ezeiza ha un traffico di più di 8 milioni di persone l'anno ed è sede della compagnia aerea di bandiera Aerolineas Argentinas e un altro, situato a 2 chilometri dal centro di Buenos Aires, l'aeroporto di Buenos Aires-Newbery, nel quartiere Palermo. I collegamenti interni sono efficienti. I voli internazionali più frequentati sono quelli verso il Brasile, il Cile, gli Stati Uniti e la Spagna oltre che verso Messico, Italia e Cina.

[modifica] Cultura

[modifica] Istruzione

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Istruzione in Argentina.
Studenti con il classico grembiule bianco della scuola pubblica

L'Istruzione argentina, nota come la docta Latinoamericana, è lo sviluppo iniziale di educazione popolare in Argentina per mettere insieme le nazioni di alfabetizzazione più grande del mondo. L'uso del grembiule bianco l'uniforme scolastica come paradigma di un ideale di uguaglianza o di unità, ha sempre caratterizzato la scuola pubblica, gratuita e laica, il cui mandante era grande Domingo Faustino Sarmiento e materializzata con la legge n. 1420 di istruzione comune.

Con la nuova legge l'istruzione, emanata il 15 dicembre 2006, è obbligatoria dai 5 ai 18 anni. Nel 1990 ha attuato vari tipi di sistemi educativi nel Educación General Básica e Polimodal in provincia de Buenos Aires o istruzione secondaria in Buenos Aires, la nuova legge segna un ritorno al sistema tradizionale delle scuole primarie, secondarie e tecniche.

Tutti i livelli di istruzione sono pubblici e privati. Lo Stato garantisce l'istruzione gratuita a tutti con l'eccezione del laureato.

Palazzo Pizzurno, sede del Ministero della Pubblica Istruzione

Secondo il Censimento 2001 di Istituto Nazionale di Statistica e censimenti di Argentina - INDEC, la percentuale di alfabetizzazione è pari al 97,4% della popolazione, una delle più alte percentuali in America Latina.[25] di un totale di 36,2 milioni, 11,1 milioni (31%) sono stati arruolati in studi formali:

  • 9 551 728 persone (tra 3 e 18) sono stati frequentano asili, scuole primarie e secondarie;
  • 494 461 persone hanno partecipato non superiore istituzioni universitarie;
  • 1 125 257 persone sono state presenti le istituzioni accademiche.

L'Università pubblica argentina è organizzata secondo i principi della Riforma universitaria del 1918. Ci sono 38 università pubbliche nazionali in tutto il paese e 41 private. L'Università di Buenos Aires (UBA) è la più grande, con oltre 300 000 studenti.

[modifica] Arte

[modifica] Architettura

L'architettura coloniale fiorì intorno al XVII secolo per merito di architetti europei. In questo periodo vennero edificate la sede del consiglio municipale e le cattedrali di Buenos Aires e di Córdoba, caratterizzate da facciate monumentali e ricche decorazioni interne. Nel XIX secolo le costruzioni delle città adottarono uno stile accademico ed eclettico. Risalirono ai primi del Novecento il Palazzo del Congresso e il Teatro Cólon di Buenos Aires realizzati da Victor Meano, il più prestigioso architetto dell'epoca.

[modifica] Pittura

  • Ernesto de la Cárcova
  • Antonio Berni
  • Carlos Alonso
  • Cándido López
  • Fernando Fader
  • Roberto Aizenberg
  • Leonor Fini
  • Lucio Fontana
  • Raquel Forner
  • Juan Carlos Castagnino
  • Aquiles Badi
  • Julio Barragán
  • Héctor Basaldúa
  • Juan Batlle Planas
  • Luis Benedit
  • Marcelo Bonevardi
  • Norah Borges
  • Horacio Alberto Butler
  • Ricardo Carpani
  • Ernesto Deira
  • Jorge de la Vega
  • Luis Felipe Noé
  • Juan Kancepolski
  • Guillermo Kuitca
  • Fortunato Lacámera
  • Julio Le Parc
  • Benito Quinquela Martín
  • Ramón Gómez Cornet
  • Lino Palacio
  • Pérez Celis
  • Leopoldo Presas
  • Juan Del Prete
  • Dalila Puzzovio
  • Emilio Pettoruti
  • Pío Collivadino
  • Rogelio Polesello
  • Josefina Robirosa
  • Guillermo Roux
  • Eduardo Schiaffino
  • Luis Seoane López
  • Eduardo Sívori
  • Xul Solar
  • Raúl Soldi
  • Eduardo Schiaffino
  • Antonio Seguí
  • Lino Enea Spilimbergo
  • Ricardo Supisiche
  • Demetrio Urruchúa
  • Lola Frexas
  • Florencio Molina Campos
  • Tomás Maldonado
  • Martín Malharro
  • Carlos Nine
  • Leónidas Gambartes
  • Nicolás García Uriburu
  • Edgardo Giménez
  • Guillermo Butler
  • Alfredo Guttero


[modifica] Scultura

  • Lola Mora
  • Antonio Pujía
  • Juan Carlos Distéfano
  • Julio Le Parc
  • Luis Perlotti
  • Rogelio Yrurtia
  • Pablo Curatella Manes
  • Gyula Kosice
  • Jacques Bedel
  • Alfredo Bigatti
  • Lucio Fontana
  • Ricardo Gianetti
  • Lucio Correa Morales
  • Leo Vinci
  • Gustavo Del Rio

[modifica] Letteratura

La letteratura argentina all'origine è d'importazione, come evidenziò una delle opere più significative, intitolata La Argentina (1602) scritta dal prete spagnolo Martín del Barco Centenera, incentrata sulla conquista e sulla nascita di Buenos Aires. L'autore che segnò l'inizio di una letteratura nazionale fu Esteban Echeverría (1805-1851), ispiratosi inizialmente al Romanticismo francese e intorno al 1838 orientatosi al realismo narrativo con il racconto El matadero ("Il mattatoio"). L'Ottocento vide imporsi la figura dello scrittore, giornalista, educatore Domingo Faustino Sarmiento (1811-1888), celebre anche per le narrazioni storiche, come il Facundo (1845), e del massimo rappresentante della letteratura gauchesca, José Hernández, che espresse lo spirito del mondo rurale in un linguaggio semplice e quasi dialettale.[26]

La letteratura argentina in seguito si sviluppò seguendo le influenze europee e quindi sia il Romanticismo di Victor Hugo sia il naturalismo di Émile Zola crearono proselitismi tra gli scrittori locali. I primi decenni del Novecento si caratterizzarono per la tendenza modernista, nel caso di Leopoldo Lugones (1874-1938), impregnata di messianismo sociale, e per la vivace polemica sociale, al centro della quale si mise la rivista Martín Fierro. Due furono le correnti di letteratura sociale, una di sinistra denominata Boedo e l'altra tradizionalista definita Florida. Come ben evidenziato dall'elenco di autori sottostante, la letteratura argentina si dimostrò negli anni successivi aperta a tutte le influenze, dall'avanguardia all'indagine psicologica:

[modifica] Poesia

[modifica] Romanzo

[modifica] Teatro

Nel periodo coloniale il teatro era rivolto ad un pubblico ricco e colto. Nel 1772 venne fondato il Teatro de la Rancheria, basato su repertorio spagnolo. Dopo la Rivoluzione di maggio il teatro ricevette l'impulso del movimento culturale scaturito a quel tempo. Oltre alla Sociedad del buen gusto del teatro formata nel 1817, si diffuse il genere nazional-popolare, costituito dal teatro gaucho, derivato dalla letteratura omonima, dal teatro creolo, primitivo ma spontaneo, e dal teatro borghese.[26] Tra gli autori più significativi si annoverarono il realista Florencio Sánchez, affermatosi verso la fine dell'Ottocento, e il riformista Antonio Cunill in auge negli anni trenta del Novecento.

[modifica] Musica

Se la storia della musica argentina fu influenzata, alle sue origini, dalle tendenze europee e soprattutto italiane, nell'Ottocento sorsero vari istituti musicali ed il Conservatorio di Buenos Aires, fondato nel 1893 da Alberto Williams, il più autorevole rappresentante della rinascita musicale locale. Verso la fine dell'Ottocento nacquero importanti movimenti culturali, quali la Nueva Musica e la Liga de compositores argentinos, basati sulla valorizzazione della antica tradizione indigena. IL fondatore di tale lega e forse il più importante compositore di musica classica del novecento fu Alberto Ginastera. Tra i canti e le danze rivalutate vi furono la milonga, il malambo, accompagnati da strumenti a corde, a fiato e a percussione, come il siku (flauto), il bombo (tamburo), il charango (chitarra). Segue un elenco di musicisti e compositori:

[modifica] Balli

[modifica] Cinema

L'attore più famoso di tutta l'Argentina e l'America del Sud è Juan Dahndres. In Argentina, a partire dal 2003, ha lanciato il cosiddetto Tangoloco, vincendo numerosi premi, tra cui il Premio Garden e il Premio Estrella de mar, al fianco di Cecilia Milone. È l'attore più richiesto per recitare nelle telenovelas ed è frequente ospite del "Trilenium nel Casino de Tigre".

[modifica] Sport

Lo sport più seguito e praticato dagli argentini è senza dubbio il calcio. La nazionale di calcio argentina ha conquistato due Coppe del Mondo: nel 1978 e nel 1986. È seconda nella classifica delle nazionali di calcio sudamericane ad aver vinto più Coppe America: ben 14,(seconda all'Uruguay con 15) la più recente nel 1993. È argentino il calciatore che secondo molti critici sportivi e tifosi è considerato (in coabitazione con Pelè) il migliore di tutti i tempi: ovvero Diego Armando Maradona. Un altro calciatore esploso negli ultimi anni e tra i più grandi della storia del calcio è Lionel Messi.

Anche il basket è molto diffuso: la nazionale maschile argentina è attualmente (maggio 2009) prima nel ranking mondiale FIBA davanti a quella degli Stati Uniti. Ricordiamo tra tutti Emanuel Ginóbili, guardia dei San Antonio Spurs, tra i più forti mancini nella storia dell'NBA.

Nel rugby la nazionale è oggi (giugno 2009) la numero 5 del mondo Classifica IRB, ma il mancato passaggio al professionismo fa sì che molti giocatori giochino all'estero o addirittura scelgano di difendere i colori di altre nazioni, Italia in testa.

Nel tennis vi è un'antica tradizione che ha portato diversi tennisti tra i primi del mondo, come Guillermo Vilas e Gabriela Sabatini e, nel presente, David Nalbandian e Juan Martìn del Potro. In Coppa Davis l'Argentina è stata finalista in tre edizioni (1981, 2006 e 2008).

Anche l'hockey su prato, la pallavolo e il polo hanno un buon seguito in Argentina.

Per quanto riguarda gli sport motoristici, soprattutto nell'automobilismo nei primi anni del Campionato mondiale di Formula 1 è emersa una schiera di piloti capaci di ben figurare, tra i quali Juan Manuel Fangio, considerato il secondo pilota più grande di tutti i tempi dopo Michael Schumacher, vincitore di cinque campionati mondiali nel 1951, 1954, 1955, 1956 e 1957. Da ricordare anche Froilan Gonzalez, il quale fece vincere per la prima volta la Ferrari nel Gran Premio di Gran Bretagna nel 1951 e Carlos Reutemann, vicecampione del mondo nel 1981 alle spalle di Nelson Piquet.

[modifica] Festività civili

  • 24 marzo: giorno della memoria, della verità e della giustizia;
  • 2 aprile: giorno del veterano e di tutti i caduti nella guerra di Malvinas;
  • 25 maggio: primo governo patrio (nel 1810 a seguito di moti popolari contro il viceré);
  • 20 giugno: giorno della bandiera (e di commemorazione della morte del Gen. Manuel Belgrano creatore della Bandiera Argentina e uno dei due "Padres de la Patria" con José de San Martín).
  • 9 luglio: dichiarazione d'Indipendenza (1816);
  • 17 agosto: commemorazione della morte del Gen. José de San Martín, "Padre de la Patria" e uno dei principali autori dell'indipendenza latinoamericana;
  • 11 settembre: giorno del maestro;
  • 12 ottobre: giorno della razza (arrivo di Cristoforo Colombo in America nel 1492).

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Note

  1. ^ (EN) Statistical update 2008/2009 - Country Fact Sheets - Argentina. URL consultato il 24/10/2009.
  2. ^ Carlos A. Floria e César A. García Belsunce, 1971. Historia de los Argentinos I e II; ISBN 84-599-5081-6
  3. ^ Montagne della Terra La vetta più alta di ogni continente
  4. ^ Aconcagua, la montagna più alta dell'emisfero occidentale
  5. ^ Depressioni I punti più bassi di ogni continente
  6. ^ Sulle Termas de Río Hondo.
  7. ^ Global Argentina
  8. ^ Global Measured Extremes of Temperature and Precipitation
  9. ^ http://www.welcomeargentina.com/datosutiles/datosdeinteres.html
  10. ^ Idrografia, topografia e clima dell'Argentina Camera dei Deputati della Provincia di Santa Cruz (in spagnolo)
  11. ^ http://www.indec.mecon.ar/nuevaweb/cuadros/2/proyecciones_provinciales_vol31.pdf
  12. ^ http://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook
  13. ^ www.feditalia.org.ar
  14. ^ www.monografias.com
  15. ^ viaggi.repubblica.it
  16. ^ a b www.ethnologue.com
  17. ^ www.worldlanguage.com
  18. ^ Stima Abecd Informe completo.
  19. ^ La capitale federale è considerata come una provincia a se stante.
  20. ^ a b Non inclusi i 980.874 km² della Antártida Argentina y las Islas del Atlántico Sur occupate dal Regno Unito e richieste dall'Argentina, per una superficie complessiva di 3.761.274 km².
  21. ^ 1997. World Health Organization. URL consultato il 29-11-2006.
  22. ^ a b WHO. Statistiche sanitarie per Stato (si seleziona lo stato ed il dato di interesse). URL consultato il 17-08-2009.
  23. ^ a b (EN) Argentina in The World Factbook. CIA, 19-06-2008. URL consultato il 22-06-2008.
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