Politica della Bulgaria
Politica in Bulgaria |
|
La Bulgaria è una repubblica rappresentativa democratica di tipo parlamentare nella quale il primo ministro è il capo del governo e di un sistema multipartitico. Il governo esercita il potere esecutivo, il potere legislativo viene esercitato sia dal governo, sia dall'Assemblea Nazionale. Dal 1990 ha un sistema instabile di partiti, nel quale al giorno d'oggi il Partito Socialista Bulgaro ed il Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria sono i partiti dominanti. Il sistema giudiziario è indipendente da quello esecutivo e legislativo. La Bulgaria viene considerata un paese libero da Freedom House.
Indice |
[modifica] Sviluppo dopo il 1990
Il Partito Socialista Bulgaro (PSB) vinse le prime elezioni dopo il crollo del sistema comunista nel 1990 con una piccola maggioranza. Il governo del PSB formato in quel momento cadde alla fine del 1990 dopo uno sciopero generale, e venne rimpiazzato da una coalizione governativa di transizione. Nel frattempo Želju Želev, un dissidiente dell'epoca comunista, venne eletto presidente dall'Assemblea nel 1990 e in seguito vinse le prime elezioni presidenziali dirette nel 1992; Želev mantenne la carica fino al primo 1997. Le elezioni per la prima Assemblea democraticamente eletta, nel novembre 1991, portarono ad una nuova coalizione di governo, guidata dall'Unione delle Forze Democratiche (UFD) in collaborazione con il partito turco Movimento per i Diritti e le Libertà (MDL). Questa coalizione collassò alla fine del 1992 e gli successe un team tecnocratico, posto dal MDL, che governò per due anni. Il PSB vinse le elezioni nel dicembre 1994 e rimase in carica fino al febbraio del 1997, quando la popolazione, alienata dal governo corrotto e fallito ne chiese le dimissioni e nuove elezioni. Un gabinetto venne composto dal presidente per governare fino alle elezioni parlamentari dell'aprile 1997, che risultarono nella vittoria delle forze riformatrici guidate dall'UFD nella coalizione delle Forze Democratiche Unite.
Nel 2001, l'ex sovrano Simeone II ritornò al potere, vincendo le elezioni come primo ministro con il suo partito, il Movimento Nazionale Simeone II (NDSV). Le ultime elezioni parlamentari ebbero luogo il 25 giugno 2005.
Il 27 luglio 2005 il parlamento bulgaro scelse Sergej Stanišev, appartenente al Partito Socialista Bulgaro, come nuovo Primo ministro in una colazione di governo con il MDL. I voti furono 120 contro 119, ma comunque, il parlamento votò contro lo staff proposto con 119 contro 117 voti. Alla fine, il 15 agosto il PSB ed il NDSV formarono un governo stabile, insieme al MDL. Questa grande coalizione comprendeva i tre partiti più grandi, con una grande maggioranza di 169 su 240 deputati.
Il 5 luglio 2009 Bojko Borisov, col partito GERB, vinse le elezioni parlamentari, raccogliendo il 39.71% del voto popolare e 116 dei 240 seggi in parlamento. Borisov annunciò che sarebbe stato il candidato del partito come 50esimo primo ministro della Bulgaria in quello che si aspettava essere un governo di centro-destra dominato dal GERB.
[modifica] Principali cariche
Ufficio | Nome | Partito | In carica da |
---|---|---|---|
Presidente | Georgi Părvanov | PSB | 22 gennaio 2002 |
Vice Presidente | Angel Marin | PSB | 22 gennaio 2002 |
Primo Ministro | Bojko Borisov | GERB | 27 luglio 2009 |
Ministro degli Affari Esteri | Ivajlo Kalfin | PSB | 17 agosto 2005 |
Ministro dell'Educazione della Scienza | Daniel Valčev | NDSV | 17 agosto 2005 |
Presidente dell'Assemblea Nazionale | Georgi Pirinski | PSB | 11 luglio 2005 |
Vice Presidente dell'Assemblea Nazionale | Ljuben Kornezov | PSB | 11 luglio 2005 |
Vice Presidente dell'Assemblea Nazionale | Kamelia Kasabova | NDSV | 11 luglio 2005 |
Vice Presidente dell'Assemblea Nazionale | Junal Ljutfi | MDL | 11 luglio 2005 |
Presidente della Corte Costituzionale | Rumen Jankov | 8 novembre 2006 |
[modifica] Ramo esecutivo
Il presidente della Bulgaria (Georgi Părvanov dal 22 gennaio 2002) viene eletto direttamente dal popolo per massimo 5 anni, con il diritto di ricoprire solo un altro mandato. Il presidente è capo dello stato e comandante in capo delle forze armate. I suoi doveri principali sono di programmare e fissare le elezioni ed i referendum, rappresentare la Bulgaria all'eserto, concludere trattati internazionali, ed essere a capo del Consiglio Consultativo per la Sicurezza Nazionale. Il presidente può respingere una proposta di legge indietro all'Assemblea Nazionale, una sorta di veto, ma la proposta può essere approvata ugualmente con un voto di maggioranza assoluta.
Il Consiglio dei ministri è il principale organi del ramo esecutivo del potere. Viene generalmente composto da membri del partito di maggioranza in parlamento, o da membri di una coalizione di partiti se non c'è una maggioranza. Presieduto dal primo ministro, è responsabile dell'espletamento della politica statale, di gestire il budget statale e di mantenere l'ordine. Il consiglio dei ministri deve dimettersi se l'Assemblea Nazionale passa una mozione di sfiducia anche solo verso il primo ministro. L'attuale governo di coalizione è composto da membri del Partito Socialista Bulgaro (PSB), Movimento Nazionale per la Stabilità ed il Progresso (NDSV), e dal Movimento per i Diritti e le Libertà (MDL), che rappresenta soprattutto la minoranza turca.
L'attuale consiglio dei ministri eletto dall'Assemblea Nazionale è composto da::
- Sergej Stanišev - Primo ministro
- Ivajlo Kalfin - Deputato e ministro degli affari esteri
- Daniel Vălčev - Deputato e ministro dell'educazione e della scienza
- Emel Etem Toškova - Deputato e ministro della protezione civile
- Plamen Orešarski - Ministro delle finanze
- Rumen Petkov - Ministro degli affari interni
- Veselin Bliznakov - Ministro della difesa
- Miglena Tačeva - Ministro della giustizia
- Nikolaj Vasilev - Ministro della pubblica amministrazione e delle riforme amministrative
- Petăr Dimitrov - Ministro dell'economia e dell'energia
- Petăr Mutafčiev - Ministro dei trasporti
- Asen Gagauzov - Ministro dello sviluppo regionale e dei lavori pubblici
- Dževdet Čakărov - Ministro dell'ambiente e delle acque
- Nihat Kabil - Ministro dell'agricoltura e delle foreste
- Emilija Maslarova - Ministro del lavoro e della politica sociale
- Radoslav Gajdarski - Ministro della sanità
- Stefan Danailov - Ministro della cultura
- Gergana Grančarova - Ministro degli affari europei
Ed inoltre:
- Anelija Kruškova - Agenzia di stato per il turismo
- Vesela Lečeva - Agenzia di stato per la gioventù e lo sport
- Plamen Vačkov - Agenzia di stato per l'informatica, la tecnologia e le comunicazioni
[modifica] Ramo legislativo
Il parlamento unicamerale bulgaro, l'Assemblea nazionale o Narodno Săbranie (Народно Събрание), è composto da 240 deputati che vengono eletti per un mandato di quattro anni direttamente per voto popolare. I voti vannl alle liste dei candidati di un partito o di una coalizione, per ognuna delle 28 divisioni amministrative. Unn partito o una coalizione deve raccogliere almeno il 4% dei voti per entrare a far parte dell'Assemblea. L'Assemblea è responsabile dell'emulgazione delle leggi, l'approvazione del bilancio, la programmazione e la fissazione elle elezioni presidenziali, la selezione e le dimissioni del primo ministro e del suo gabinetto di ministri, la dichiarazione di guerra, il dispiegamento delle truppe al di fuori della Bulgaria, la ratificazione dei trattati e degli accordi internazionali.
[modifica] Partiti politici ed elezioni
La Bulgaria ha un sistema multipartitico, con numerosi partiti che non riescono in genere a prendere il potere singolarmente, e formano spesso coalizioni di governo.
[modifica] I partiti
[modifica] Partiti con una rappresentanza parlamentare
- Coalizione per la Bulgaria (Centro-sinistra)
- Partito Socialista Bulgaro;
- Partito dei Socialdemocratici Bulgari;
- Movimento Politico "Socialdemocratici";
- Unione Nazionale Agraria Bulgara - Aleksandăr Stambolijski (agrari);
- Unione Civile "Roma" (minoranze linguistiche);
- Movimento per l'Umanesimo Sociale;
- Partito Verde di Bulgaria;
- Partito Comunista di Bulgaria;
- Movimento Nazionale per la Stabilità ed il Progresso (liberali), conosciuto prima del 3 giugno 2007 come Movimento Nazionale Simeone II;
- Movimento per i Diritti e le Libertà (centristi);
- Attacco Unione Nazionale (nazionalisti)
- Forze Democratiche Unite (centristi)
- Unione delle Forze Democratiche (conservatori)
- Partito Democratico (centristi)
- Movimento del Giornio di Giorgio;
- Movimento per un Uguale Modello Pubblico;
- Democratici per una Bulgaria Forte (conservatori)
- Unione Nazionale Bulgara (conservatori)
- Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (Conservatori)
[modifica] Partiti chiusi
[modifica] Ramo giudiziario
Il sistema giudiziario bulgaro consiste di corti regionali, distrettuali e d'appello, così come la Corte Suprema di Cassazione. In aggiunta, esiste una Corte Suprema Amministrativa ed un sistema di corti militari. I presidenti delle corti supreme e il prosecutore generale sono eletti da una maggioranza qualificata di due terzi di tutti i membri del Consiglio Giudiziario Supremo e vengono nominati dal Presidente della Repubblica. Il Consiglio Giudiziario Supremo è incaricato dell'auto-amministrazione e dell'organizzazione del potere giudiziario.
La Corte Costituzionale è incaricata di controllare la costituzionalità delle leggi e degli statuti prima che vengano emanati, così come la loro regolarità rispetto ai trattati internazionali che il governo ha firmato. I dodici membri della Corte Costituzionale rimangono in carica per un mandato di nove anni. Il parlamento ne elegge un terzo.
[modifica] Divisione amministrativa
Per approfondire, vedi le voci Regioni della Bulgaria e Comuni della Bulgaria. |
Il territorio della Repubblica di Bulgaria è diviso in regioni e comuni. Ci sono 28 regioni, a capo di ognuna delle quali c'è un governatore regionale nominato dal governo. I comuni sono 263.
[modifica] Relazioni internazionali
La Bulgaria è membro di: ACCT, Australia Group, BSEC, CE, CEI, CERN, COI, EAPC, EBRD, ECE, EU, FAO, G-9, IAEA, IBRD, ICAO, ICCt, ICRM, IFC, IHO (membro sospeso), ILO, IMF, IMO, Interpol, IOM, ISO, ITU, ITUC, NAM (ospite), NATO, NSG, OAS (osservatore), ONU, OPCW, OSCE, PCA, PFP, SECI, UNCTAD, UNESCO, UNIDO, UNMEE, UNMIBH, UNMIK, UNMOP, UPU, WCO, WEU (partner associato), WFTU, WHO, WIPO, WMO, WToO, WTrO, ZC
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Politica della Bulgaria